venerdì 20 ottobre 2017

Recensione: Dentro l'Acqua - Paula Hawkins

Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne "scomode", difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.

  • Titolo: Dentro l'Acqua
  • Autore: Paula Hawkins
  • Editore: Piemme
  • Pagine: 370
  • Costo eBook: 12,99 Cartaceo 16,58
  • Genere: Thriller
  • Uscita: 02/05/17

Che io sia un'inguaribile romantica credo sia cosa ormai detta e risaputa in questo blog, ma per questa autrice, nonostante il genere non sia per niente quello in cui sguazzo di consueto, ho sviluppato un piccolo debole.

La Ragazza del Treno mi aveva conquistata, e confesso che dopo averlo letto guardo fuori dal finestrino in modo diverso, ora, non credo che riuscirò più a guardare un fiume come facevo prima.

"Quando avevo diciassette anni, ho salvato mia sorella dal fiume, ma, che ci crediate o no, non è da li che questa storia ha avuto inizio"

Beckford è attraversato dal fiume, e quel fiume attraversa la vita di molti dei cittadini: tante donne vi hanno trovato la morte, al punto che un'ansa ha preso il triste nome dello stagno delle annegate, e due lo hanno fatto solo nell'ultimo anno.
La storia ruota tutta attorno all'indagine per la morte dell'ultima, Nell: stava scrivendo un libro sulle donne del fiume, contenente tutte le storie che in tanti conoscono giù in città, ma che nessuno ammette ad alta voce, non era vista di buon occhio, ed una mattina di agosto viene trovata morta proprio nello stagno delle annegate.

Tutto viene narrato da diversi punti di vista, ognuno con la sua particolare idea di come si siano svolte le cose, ed all'inizio questo può confondere un po', ma quando si comincia ad avere un po' di dimestichezza con nomi  e caratteri la cosa sembra rendere ancora più intrigante il cercare di seguire l'intreccio.

Probabilmente ha un po' meno forza del lavoro precedente della Hawkins, ma quando si pubblica un libro dopo un vero e proprio caso letterario è un po' come cantare a Woodstock dopo Jimi Hendrix, difficile reggere il confronto; ma a suo modo tiene il lettore interessato e col fiato sospeso fino alle ultime righe, ed il suo stile, così intimo e coinvolgente ti fa sembrare di avere davanti i personaggi, quindi a mio avviso vale veramente la pena di essere letto.

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